Una catena montuosa che si erge nel cuore dell’Italia fino a raggiungere, con il Monte Vettore, i 2.476 m. E’ qui, nel regno della mitica Sibilla, che nel 1993 è nato il Parco Nazionale Monti Sibillini (oltre 70.000 ha) con lo scopo di salvaguardare l’ambiente, promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile e favorire la fruizione a ogni categoria di persone, sì da creare un “Parco per tutti”. Lupo, aquila reale, falco pellegrino e numerose specie endemiche sono i segni più evidenti di una diversità e di una ricchezza biologica che, unitamente al fascino delle abbazie e dei centri storici medioevali, disseminati a guisa di corona alle falde del gruppo montuoso, hanno contribuito a determinare un mondo antico e suggestivo dove il tempo sembra, ancora oggi, essersi fermato per rendere omaggio a una realtà di così straordinaria bellezza.
Il Parco, pur comprendendo un territorio di eccezionale significato naturalistico, presenta paesaggi, valori e situazioni molto differenti. I visitatori possono, pertanto, partire per interessanti escursioni guidate, sia storiche sia naturalistiche.
Cuore del parco è Norcia, patria di S. Benedetto, patrono d’Europa, famosa per il suo splendido centro storico, la piazza con la chiesa (XIV-XVIII secolo) dedicata al Santo, il Duomo (XVIII secolo) e altri interessanti edifici storici. Da qui partono le escursioni: alle “marcite“, (originale sistema di irrigazione permanente dei prati realizzato, secondo alcuni, sin dai tempi dei Monaci Benedettini) che si possono apprezzare subito fuori le mura, completamente intatte, della cittadina; ai Piani di Castelluccio, fulcro della bellezza naturalistica del parco, costituiti da due ampie piane di origine carsica, in mezzo alle quali si erge l’omonimo centro abitato, ben noto anche per la coltivazione delle lenticchie di Castelluccio che, nel 1997, hanno ricevuto il marchio IGP; all’Abbazia di S. Eutizio (nella frazione di Piedivalle di Preci), fondata alla fine del V° D secolo e divenuta famosa per la capacità dei monaci di curare i malati con le preziose e medicamentose erbe dei Monti Sibillini e sede del museo della prima scuola di chirurgia Italiana.
Il 22 maggio 2003, in occasione della giornata Internazionale della Biodiversità, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è stato premiato con il Panda d’Oro per la realizzazione del progetto “Ricostituzione degli Arbusti e reintroduzione del Pino mugo e dell’Abete bianco”.
Con il Panda d’Oro il WWF vuole valorizzare le “buone pratiche” nel campo della tutela delle specie e degli habitat promuovendo i numerosi interventi, spesso poco conosciuti, di conservazione ambientale.